IL
BRUCO E LA FARFALLA
Un
piccolo bruco decise un giorno di scalare un’altissima
montagna.
Mentre passeggiava verso il monte coperto di neve, incontrò un grillo che passava di lì.
Mentre passeggiava verso il monte coperto di neve, incontrò un grillo che passava di lì.
“CRI
CRI, dove vai?”, gli chiese il grillo.
Il bruco rispose: “Ieri notte ho fatto un sogno. Ho sognato di essere in cima a quella montagna laggiù e di poter guardare tutta la valle ai miei piedi. Il panorama era davvero stupendo! Quindi ho deciso di scalare la montagna”.
Il bruco rispose: “Ieri notte ho fatto un sogno. Ho sognato di essere in cima a quella montagna laggiù e di poter guardare tutta la valle ai miei piedi. Il panorama era davvero stupendo! Quindi ho deciso di scalare la montagna”.
A
quelle parole, il grillo si fece una grande risata. “Tu, un piccolo
bruchino, vorresti scalare una montagna così alta? Devi essere
pazzo!”.
Il
bruco, però, non si fece scoraggiare da quelle risate e continuò
sulla sua strada.
Dopo
un po’ incontrò una coccinella.
“Dove vai, bruchetto?”, gli chiese, e il bruco le rispose come
aveva fatto con il grillo.
La coccinella sgranò gli occhi
stupita. “Ma sei solo un minuscolo bruco, non ce la farai mai! Per
te anche un sassolino sembra una montagna, una pozzanghera è come un
mare”. E
così tutti gli animali che il bruco incontrava sul suo sentiero -la
volpe, lo scarafaggio, il topo, la
rana- lo
prendevano in giro per la sua impresa impossibile.
“Fermati”,
“Lascia perdere”, “Non arriverai mai lassù”, “Non perdere
il tuo tempo inutilmente”, “Sei solo un bruco”.
Il
bruco, però, continuò a camminare, senza mai arrendersi e senza
ascoltare gli altri animali. Dentro di sé, sapeva che poteva
farcela.
A un certo punto, stanchissimo, decise di fermarsi a riposare. Entrò dentro a una piccola caverna per ripararsi dal freddo e si addormentò.
A un certo punto, stanchissimo, decise di fermarsi a riposare. Entrò dentro a una piccola caverna per ripararsi dal freddo e si addormentò.
Il
sole del mattino dopo sorse e salì nel cielo. Le ore passavano, ma
il bruco non usciva dalla sua caverna.
Dopo un po’ di tempo, gli altri animali iniziarono ad avvicinarsi preoccupati.
“Il piccolo bruco è morto”, non si sveglia più. “Ha voluto provare un’impresa troppo grande per lui e la stanchezza non lo fa svegliare. Ecco dove l’ha portato il suo inseguire uno sciocco sogno.
Dopo un po’ di tempo, gli altri animali iniziarono ad avvicinarsi preoccupati.
“Il piccolo bruco è morto”, non si sveglia più. “Ha voluto provare un’impresa troppo grande per lui e la stanchezza non lo fa svegliare. Ecco dove l’ha portato il suo inseguire uno sciocco sogno.
Qualche
giorno dopo, all’improvviso, dalla caverna iniziarono a provenire
dei rumori.
CRACK
CRACK
Ed ora bambini provate a disegnare la storia come riuscite. lo so che siete bravissimi.
Prendete poi un foglio bianco se volete e fate gocciolare due tre gocce di tempera se le vostre mamma ne hanno a casa. Chiudete il foglio a metà, passate sopra la manina ..... APRITELO...e.... MERAVIGLIA......GUARDATE UN PO' !!!!
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